
Come anticipato, in tedesco i fonemi di una parola si influenzano fra loro dando luogo a fenomeni di pronuncia particolari.
Dittonghi:
EI Si pronuncia [ai]: Frankenstein
EU / ÄU Si pronuncia [ɔi]: Freud
IE è uno iato, cioè le vocali appartengono a due sillabe diverse, tuttavia quando presenti in successione si leggono [i:]: Wien.
Anche EU può essere uno iato, in questo caso le vocali vanno pronunciate entrambe, separatamente: Museum (infatti, per quanto remoto, questa parola è un prestito).
Gruppi consonantici:
CH davanti a /a, o, u/ si pronuncia [x], fricativa velare sorda
davanti a /i, e, ä/ diventa [ç], fricativa palatale sorda ("riceve" dalle vocali anteriorità)
SCH serve a rendere [ʃ] , fricativa palato-alveolare sorda
TSCH suona come [tʃ], affricata palato-alveolare sorda
PH si legge [f]
Altre particolarità:
Il Tedesco non ha il suono [dʒ], se non in alcuni prestiti; in tal caso si scrive DSCH (Dschungel, giungla).
IG a fine parola si legge [iç].
/b, d, g/ a fine parola perdono il tratto della sonorità, quindi si leggono [p, t, k].
A dirla tutta, /p, t, k/ vengono in realtà pronunciate con una lieve aspirazione.
Dittonghi:
EI Si pronuncia [ai]: Frankenstein
EU / ÄU Si pronuncia [ɔi]: Freud
IE è uno iato, cioè le vocali appartengono a due sillabe diverse, tuttavia quando presenti in successione si leggono [i:]: Wien.
Anche EU può essere uno iato, in questo caso le vocali vanno pronunciate entrambe, separatamente: Museum (infatti, per quanto remoto, questa parola è un prestito).
Gruppi consonantici:
CH davanti a /a, o, u/ si pronuncia [x], fricativa velare sorda
davanti a /i, e, ä/ diventa [ç], fricativa palatale sorda ("riceve" dalle vocali anteriorità)
SCH serve a rendere [ʃ] , fricativa palato-alveolare sorda
TSCH suona come [tʃ], affricata palato-alveolare sorda
PH si legge [f]
Altre particolarità:
Il Tedesco non ha il suono [dʒ], se non in alcuni prestiti; in tal caso si scrive DSCH (Dschungel, giungla).
IG a fine parola si legge [iç].
/b, d, g/ a fine parola perdono il tratto della sonorità, quindi si leggono [p, t, k].
A dirla tutta, /p, t, k/ vengono in realtà pronunciate con una lieve aspirazione.
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