venerdì 27 febbraio 2009

Il Serbo Croato. 00, un'infarinatura!


La lingua serbo croata è parlata, con le prevedibili varianti locali, in Serbia, Croazia, Bosnia e Erzegovina e parte del Montenegro.
Comunità di parlanti si trovano anche al di fuori di questi confini, specie all'interno di quella che un tempo era la Jugoslavia.
Le varianti sono individuate sulla base del pronome interrogativo "Cosa?", che a seconda di come si realizza nelle diverse zone, dà luogo ai seguenti dialetti:


štokavo (che cosa? = što?): è parlato in Bosnia, Erzegovina, Serbia, buona parte della Croazia e Montenegro.
čakavo (che cosa? = ča?): è parlato in Istria, lungo la costa adriatica e nelle isole della Croazia, a Zara e a Spalato
kajkavo (che cosa? = kaj?): è il dialetto del distretto di Zagabria e di altre località, come Varaždin, Križevci e la regione di Međumurje, vicino al confine con l'Ungheria; è il dialetto più affine allo Sloveno ed è anche diffuso in alcune parti dell' Istria.


Lo štokavo è il dialetto più diffuso e si divide a sua volta - sulla base dell'esito della vocale del protoslavo */ê/ - in:
ikavo (*/ê/>/i/), parlato in una parte della Slavonia, nella Bosnia ad ovest della Neretva (fra musulmani e cattolici) e nella Dalmazia settentrionale e media.
jekavo (o ijekavo, ove */ê/> "je" o "ije"), diffuso in Montenegro, Dalmazia meridionale, Erzegovina, parte della Slavonia e Bosnia (ad ovest della Neretva fra gli ortodossi).
ekavo (*/ê/> /e/), parlato per lo più in Serbia e Vojvodina.

La lingua letteraria dei Croati è lo štokavo-jekavo, mentre i Serbi scrivono in štokavo-ekavo e, differenza non trascurabile, con l'alfabeto cirillico

D'ora in avanti faremo riferimento all'ortografia e al lessico dello štokavo-jekavo, regolarmente scritto in alfabeto latino.

mercoledì 25 febbraio 2009

Colui che gli dei vogliono distruggere

Ieri pomeriggio, presso la Libreria Minerva di via San Nicolò, a Trieste, Gianluca Morozzi ha presentato il suo ultimo libro "Colui che gli dei vogliono distruggere".
Il romanzo, edito da Guanda, racconta l'universo parallelo di Terra L, in cui la vita di Leviatan si divide, sostanzialmente, tra il suo lavoro di supereroe, i cui superpoteri cambiano imprevedibilmente ogni dodici ore, e l'amore per la fidanzata Sandra, che ne ignora la vera identità e lo crede semplicemente Daniel, il commesso della fumetteria. Ovviamente lei è [più o meno] segretamente innamorata del supereroe.
Attorno a questo triangolo che onora la più classica tradizione fumettistica, si muovono numerosi altri personaggi, alcuni dei quali abbiamo già conosciuto nelle storie di Morozzi: Kabra, chitarrista leader dei Despero [cfr.: Gianluca Morozzi, Despero, Fernandel, RA, 2001], in crisi compositiva e alla ricerca del brano che darà la svolta alla carriera del gruppo; Shatterthunder [Gianluca Morozzi, L'era del porco, Guanda, PR, 2005], l'edicolante che farnetica dell' eterna-lotta-tra-il-bene-e-il-male combattuta tra idoli musicali; Elettra [Gianluca Morozzi, L'era del porco, Guanda, PR, 2005], la fidanzata insopportabile a tutti tranne che al malcapitato che se n'è innamorato. Accanto a loro, i nuovi personaggi [tra cui il misterioso Johnny Grey, musicista apparso come dal nulla nel 1961, che ha composto tutte le più grandi canzoni del rock, portando artisti come David Bowie alla pazzia e rendendoli, così, i supercriminali contro cui Leviatan si batte] danno vita a vicende surreali, eppure incredibilmente logiche, che richiamano i grandi topoi della letteratura fantascientifica e fumettistica, cui sono un affettuoso omaggio.

Il pubblico intervenuto, attento, preparato e piuttosto numeroso, specie considerando che Morozzi se la vedeva con la consolidata tradizione del Carnevale, ha mostrato di condividere con l'autore l'interesse per la fantascienza, sia classica che dissacrata, e la formazione letteraria fatta di Frederic Brown e Douglas Adams, dando vita a un dialogo vivace e ricco di spunti.
Una curiosità: il titolo è tratto da un celebre verso di una tragedia di Euripide, la cui prosecuzione è -più o meno - "per prima cosa ha in dono la pazzia".
Purtroppo, come spesso con le sentenze e gli aforismi che vivono di vita propria al di fuori del contesto originale, non ci ricordiamo da quale tragedia in particolare sia tratto.
Non se lo ricorda neppure l'autore [Morozzi, non Euripide].
Abbiamo provato a fare una ricerca su internet, ma inserendo "colui che gli dei vogliono distruggere" troviamo praticamente solo pagine sull'ultima fatica dello scrittore bolognese.
QUALCUNO PUO' AIUTARCI?

martedì 24 febbraio 2009

Mi dà un cittadino di prosciutto con patatine, per favore?


E' più o meno così, con un po' di forzatura, che potrebbe suonare la richiesta di un hamburger se pensiamo a come questa parola è stata scomposta in morfemi e riutilizzata per analogia nella formazione di nuovi composti dai parlanti degli Stati Uniti.

Ma vediamo come sono andate le cose.
In tedesco gli aggettivi che indicano provenienza geografica presentano la desinenza -er, ed è diffuso, nel vocabolario tedesco, dare alle pietanze il nome del luogo da cui , tendiamo a presumere, hanno origine; un po' come noi chiamiamo la cotoletta semplicemente "milanese" [piatto che per i parlanti tedesco si chiama "Wiener Schnitzel", ossia "cotoletta viennese", ma non è questo il luogo di dispute per la paternità dei cibi].
Per esempio Berliner non è solamente l'abitante della capitale, ma anche quello che noi chiamiamo "krapfen", e il Frankfurter è un tipo di salsiccia molto simile al nostro wurstel.
Così il nome Hamburger indicava la polpetta di carne che tanto popolare è diventata negli Stati Uniti. Qui, complice la scarsa dimestichezza con la lingua tedesca, il vocabolo ha subito un fenomeno che i linguisti chiamano "etimologia popolare": ad un certo momento si è creduto che la parola non fosse composta da Hamburg+er, bensì da Ham+burger, attribuendo al composto la radice di ham, prosciutto [e qui c'è un bel mistero: com'è potuto accadere, visto che il prosciutto non è un ingrediente dell'hamburger?] e postulando, di conseguenza, che "burger" indicasse in qualche modo la polpetta.
Sulla base di questo ragionamento sono stati creati tutti i composti attinenti: cheese+burger, fish+burger e così via.
Per la cronaca, in tedesco Burger non significa niente, ma Bürger significa cittadino, il che rende ancora più misteriose le ragioni di questo processo.
Infine, una curiosità: impostando il traduttore di Google da Tedesco a Italiano e scrivendo "burger", la traduzione che ne viene data è, ahimé, proprio hamburger!

lunedì 23 febbraio 2009

COLUI CHE GLI DEVI VOGLIONO DISTRUGGERE

Domani, 24 Febbraio, si terrà presso
la presentazione del libro
COLUI CHE GLI DEI VOGLIONO DISTRUGGERE
[Guanda]
con l'autore
GIANLUCA MOROZZI
L'appuntamento è alle 18.30 presso la Libreria Minerva, in Via San Nicolò 20.
Vi ricordiamo che la Libreria Minerva offre il 10% di sconto su tutti i titoli ai possessori della tessera di Orizzonti Orientali.

venerdì 20 febbraio 2009

Melara, cinghiali in cortile

E' notizia di un paio di giorni fa che all'interno del quadrilatero residenziale di Melara, gli abitanti si sono ritrovati a condividere gli "spazi comuni" con degli inquilini abusivi decisamente inaspettati e poco graditi.
Ecco le foto degli esemplari di cinghiali che si sono avventurati fino all'abitato:






giovedì 19 febbraio 2009

CARNEVALE

L'etimologia della parola sembra derivare dal latino "carnem levare", togliere la carne, perché la festa precede il periodo di Quaresima in cui la dottrina cristiana prescrive di astenersi dal consumare questo cibo.

Il momento topico di questa festa, che ufficialmente va dalla settima domenica precedente alla Pasqua fino all'inizio della Quaresima, è la settimana grassa, ossia quella che va dal Giovedì Grasso, al Martedì Grasso, cioè il giorno che precede il Mercoledì delle Ceneri, il primo giorno di Quaresima.
Basandosi sulla Pasqua, ogni anno anche le date del Carnevale variano e quest'anno il Giovedì Grasso cade proprio quest'oggi.

In alcune zone d'Italia questa festa è più sentita che altrove; tra esse, Muggia riflette la sua tradizione su Trieste, dove in questi giorni è frequente vedere per la strada molti bimbi mascherati e dove è quasi prassi, per gli adulti, prendere ferie il giorno di Martedì Grasso per festeggiare in strada sfoggiando i costumi più stravaganti, cosa che non manca di lasciare stupiti coloro che provengono da altre regioni, in cui questo comportamento è a dir poco insolito.

mercoledì 18 febbraio 2009

COMUNICAZIONE AI SOCI | NUOVE TESSERE

Sono in arrivo le nuove tessere-socio del 2009, che verranno distribuite ai nuovi iscritti e sostituiranno le precedenti per chi è già socio.

Invitiamo chi desidera associarsi a scriverci per conoscere meglio le modalità e le nostre iniziative


L'ISCRIZIONE A ORIZZONTI ORIENTALI PER IL 2009 E' GRATUITA !



martedì 17 febbraio 2009

IN VIAGGIO CON LE FIABE

In collaborazione con l'associazione CERVELLO COLLETTIVO proponiamo la serie di incontri:

IN VIAGGIO CON LE FIABE
Un seminario con l'esperta cantafiabe Barbara Galmo, che ci guiderà attraverso un percorso di consapevolezza e cambiamenti interiori per ottenere, in maniera delicata e inconscia, benefici tangibili nella vita di tutti i giorni.
Gli incontri di "In viaggio con le Fiabe" avranno luogo in diverse località della regione montana del Friuli Venezia Giulia, per trarre beneficio anche dall'ambientazione serena e naturale dei luoghi.
La quota dei seminari comprende l'alloggio in pensione completa nelle strutture che ospitano l'iniziativa, per la durata della stessa.
CALENDARIO E SEDI DEI SEMINARI
3 - 5 Aprile: Ravascletto [UD], Hotel Bellavista
5 - 7 Giugno: Forni di Sopra [UD], Hotel Edelweiss
25 - 27 Settembre: Lateis [Sauris, UD], Hotel Riglarhaus
20 - 22 Novembre: Valbruna [UD], Hotel Valbruna Inn
Per conoscere il programma dettagliato di ciascun incontro di "In viaggio con le Fiabe", i costi e le modalità di partecipazione visita http://www.cervellocollettivo.org/ o scrivi a: